“Forse un mattino andando”… è l’incipit di una delle più significative poesie di Montale. Egli, verosimilmente, non sa se succederà ciò che presume dovrebbe accadere! Ma cosa dovrebbe o potrebbe accadere? Si tratta della possibilità che accada un miracolo: la scomparsa, anche se per breve tempo, “dell’inganno consueto”!
Anche ieri sera, al CMSN – San Martino di Vittoria, nella nostra piccola agorà, il canto, la musica e la poesia, in una magica alchimia, sono state in grado di compiere anche per noi il miracolo: il dissolvimento di quel mondo che anela all’appiattimento e all’uguaglianza!
Il viaggio di ieri sera, nello stupore tra splendide musiche e sapienti parole, ha nutrito due nostre consapevolezze: la certezza che la diversità è un fatto naturale del quale occorre scoprire la ricchezza, e la possibilità di continuare il viaggio personale attraverso sentieri di bellezza inesplorati e generativi.
Lo stupore attraversato ieri sera ha aperto nuove prospettive e il desiderio di attraversare nuovi mondi: quei “mondi intermedi” che se non perdiamo mai di vista, contribuiscono a emanare “note di luce” al mondo di appartenenza in cui a ciascuno di noi è accaduto di vivere.